La lettera
Lucia Annunziata si dimette dalla Rai. La giornalista verso la candidatura con il Pd alle Europee
"Un atto di serietà. Arrivo a questa scelta senza nessuna lamentela. Non condivido nulla dell'operato dell'attuale governo. In particolare non condivido le modalità dell'intervento", scrive ai vertici della tv pubblica la conduttrice di Mezz'ora in più. Sempre più probabile un futuro a Bruxelles con i dem
Addio Rai. "Vi scrivo per comunicare le mie dimissioni. Dimissioni irrevocabili". Lucia Annunziata lascia la tv pubblica: è stata la stessa giornalista a comunicare la decisione con una lettera ai nuovi vertici della tv di stato, dove ha prestato servizio per quasi 30 anni.
Ed è una scelta che arriva a poche ore dal cda che in mattinata ha varato il pacchetto nomine, e le nuove direzioni, dei canali della televisione pubblica, approvando le indicazioni del nuovo ad Roberto Sergio, nonostante il voto contrario della presidente Marinella Soldi. Da giorni inoltre si inseguono le voci di una possibile candidatura di Annunziata con il Pd.
"Arrivo a questa scelta senza nessuna lamentela personale: giudicherete voi, ora che ne avete la responsabilità, il lavoro che ho fatto in questi anni", ha scritto la conduttrice di Mezz'ora in più, il programma in onda su Rai tre la domenica pomeriggio, che lei stessa aveva lanciato. "Non condivido nulla dell'operato dell'attuale governo, né sui contenuti, né sui metodi. In particolare non condivido le modalità dell'intervento", aggiunge Annunziata: "Riconoscere questa distanza è da parte mia un atto di serietà", si legge in un altro passaggio. E ancora: "Non ci sono le condizioni per una collaborazione". La giornalista non cita esplicitamente alcuna vicenda, ma non è difficile immaginare che anche la gestione del caso Fazio possa avere avuto un peso.
Ma forse non l'unico, considerato che per Annunziata potrebbero aprirsi ora le strade della politica: destinazione Bruxelles. Il Pd starebbe pensando infatti di candidare la storica conduttrice (ormai ex ) Rai per uno scranno al Parlamento europeo in vista delle elezioni del 2024. Rumors che oggi, dopo le dimissioni, si fanno più sostanziosi.
Politicamente corretto e panettone