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Amadeus: "I trattori a Sanremo? Se arrivano li faccio salire sul palco"
Con la tradizionale conferenza stampa si apre la settimana dell'Ariston. Il conduttore parla anche delle proteste degli agricoltori. Si accoda Fiorello: "Venite tutti qui, non lo trovi tutti i giorni un palco così"
"Non sappiamo se arriveranno. Se vengono i trattori li faccio salire sul palco". Risponde così Amadeus ai giornalisti che gli chiedono un commento in occasione della prima conferenza stampa per il lancio della 74 edizione del Festival di Sanremo. "Nessuno dei trattori mi ha contattato e non so nulla – ha aggiunto –. Ovviamente è una protesta assolutamente giusta, sacrosanta, diritto al lavoro e alla tutela del lavoro". Presente alla conferenza stampa anche Fiorello: "Un palco come quello del festival non lo trovi spesso, quindi lancio un appello affinché vengano tutti qui". Ora i manifestanti di "Riscatto Agricolo" (e non solo) stanno avanzando verso Roma, dove arriveranno intorno al tardo pomeriggio, ma nel weekend avevano accennato alla possibilità di recarsi verso il Festival della canzone italiana.
Domani sera alle 20.30 su Rai 1 andrà in onda la prima serata della kermesse. Amadeus, nella consueta conferenza stampa ha spiegato di non essere preoccupato: "Non ho avuto ancora tempo di preoccuparmi, perché sono sveglio dalle cinque di mattina, faccio mille cose, la sera crollo e quindi per il momento tutto tranquillo. L’idea è quella di godersela".
Il conduttore ha poi risposto a chi gli chiedeva se ci fosse uno "schieramento" politico della kermesse: "Festival meloniano? Posso smentire qualsiasi cosa" ha detto, spiegando: "Ho incontrato Roberto Sergio appena diventato ad e lui mi ha detto di continuare a fare liberamente Sanremo esattamente come lo hai fatto negli ultimi quattro festival. Non mi ha mai fatto una telefonata per chiedermi nulla, ho una assoluta libertà. I miei sono festival che non sono schierati politicamente né a destra né a sinistra".
Amadeus ha anche smentito all'ipotesi di una sesta conduzione: "Sono innamorato del Festival, credo che come tutte le cose a un certo punto debbano terminare. Sono lusingato per l'affetto della Rai e del pubblico ma credo che cinque anni siano sufficienti per chiudere, mi auguro con una festa bellissima. Rimango innamorato del Festival a vita".